SAT Primiero

Rifugio Brentari – Cima d’Asta

Escursione al rifugio Cima d’Asta e incontro con gli amici della SAT del Tesino

16 Luglio 2023

Descrizione:

L’orientamento dell’itinerario è quasi banale, sempre ben tracciato e segnalato da numerosi cartelli Cai. Seguiremo integralmente il sentiero Cai n.327.

Partiamo dal grande parcheggio di malga Sorgazza e seguiamo la stradina sterrata che sale leggermente immersa nel bosco a mezzacosta sul profondo displuvio del torrente Grigno. In breve passiamo il raccordo del sentiero Cai n.386 che sale al rifugio Brentari per il lungo e impegnativo sentiero della Campagnassa e forcella del Passetto.
Proseguiamo piacevolmente lungo la stradina per quasi una mezz’ora fino ad arrivare alla baracca (‘Il Bivio’ o teleferica Brusà) della teleferica di servizio del rifugio Brentari.

Ora tralasciamo la stradina, che prosegue come ampia mulattiera alla volta di forcella Magna, e saliamo per il sentierino dietro la baracca della teleferica. Seguendo i segnali bianco-rossi nel fitto bosco in breve troviamo un bel ponticello di legno che ci permette di attraversare facilmente il cospicuo torrente.

Iscrizioni: entro il 09/07/23

  • Silvano Doff Sotta cell. 348 237 8411
  • Santin Elio cell. 347 0559472
  • satprimiero@gmail.com

Segue un tratto a leggeri scaliscendi tra grossi massi di frana in una zona semi-paludosa, particolarmente interessante dal punto di vista naturalistico. Alta, in lontananza, vediamo la piramidale Cima d’Asta, caratterizzata da una croce.
Inizia la salita vera e propria, dapprima abbastanza moderata e piacevole per inerpicarsi via via sempre più sul versante sinistro del grande vallone.
A quota 2.000 metri troviamo il bivio del Bualon con il sentiero Cai n.326, uno dei sentieri per la traversata verso forcella Magna.

Un altro tratto abbastanza faticoso e giungiamo ai piedi della scarpata di placconate di granito, allietata da piacevoli e rumorose cascatelle.
Qui possiamo decidere se aggredire la roccia, seguendo i segni bianco-rossi Cai, piacevole e non difficile tratto di “quasi” arrampicata, oppure optare per la più facile variante.
In entrambi i casi i sentieri si riuniscono prima dell’erta finale del valloncello che scende dal laghetto, proprio sotto le balze rocciose dove poggia il rifugio, del quale si vede la cabina superiore della teleferica e l’asta con la bandiera.
Ancora un po’ di fatica tra l’imponente macereto di grossi massi e guadagniamo la sospirata sponda del bellissimo laghetto di Cima d’Asta. In breve, siamo al rifugio, a poca distanza.

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