SAT Primiero

Sief - Col Di Lana

25 agosto 2024

Descrizione:

Dal Castello di Andraz si prende il sentiero CAI 21bis che si inerpica ripido, attraversando una strada forestale, fino alla sella erbosa di Ciampluo (2050 m) dove appare la piramide del Col di Lana.

Ci si dirige a destra per una traccia su erba che zigzagando diventa più marcata e sale verso il Costone Castello (2240 m). Di qui per la dorsale verso il Col di Lana in leggera discesa fino ad incrociare il sentiero “teriol ladin” che attraversa la sella. Si affronta ora la ripida cresta rocciosa su sentiero a zig-zag: impressionante ma senza difficoltà. Si passa per il bivacco “Brigata Cadore” con accanto la piccola chiesetta alpina e si giunge in cima, alla grande Croce. Da qui si scende alla volta della cima del Sief su sentiero attrezzato con un corrimano in acciaio e con gradoni di legno e f ittoni e che si raggiunge dopo aver superato il Dente del Sief.

Qui le difficoltà sono terminate e la discesa si svolge prima verso la sella del Sief, poi verso la valle Federe, in direzione del Falzarego, incrociando il sentiero “teriol ladin”, radure meravigliose e tanti tabià, fino a sbucare tra gli enormi massi del Sass da Beita a poche decine di metri dal Castello di Andraz.

ITINERARIO N° B07 CONSIGLI ORGANIZZATIVI IL FRONTE DOLOMITICO Punti di riferimento e parcheggi: questa escursione parte dal Castello di Andraz (Pieve di Livinallongo) che, per chi non lo conosce, da solo vale il viaggio. E’ un luogo che definire meraviglioso è poco. Stato dei sentieri: si segue in gran parte il sentiero Cai n.21bis – in salita qualche cartello indica Col di Lana, la discesa è segnata fino al passo Sief poi nessun segnale per la valle Federe. Pur non essendovi veri e propri tratti esposti, buona parte del sentiero in quota sul Col di Lana si svolge su ripidissimi pendii erbosi o di sfasciumi rocciosi. La cresta tra cima Col di Lana, dente del Sief e cima Sief è attrezzata con corrimano metallico, fittoni e gradini in parte artificiali. L’escursione è sconsigliabile con terreno bagnato, innevato o con il maltempo. Rifornimenti idrici: nessuna possibilità lungo l’itinerario. Cenni storici: Col de Lana, Col del Sangue. La nostra meta è una cima famosissima per la guerra delle mine e contromine’ che hanno devastato le Dolomiti. Moltissime le vittime da ambo le parti in questo settore centrale del fronte dolomitico (denominato Regione Lana), almeno 10.000 soldati ricomposti nei sacrari di Pian Salesei e del Pordoi, ma la maggior parte di vittime la fecero le valanghe e il freddo più che le azioni armate vere e proprie.

Iscrizioni entro il 19/08/2024:

  • Corona Lina cell. 392 3303504
  • Santin Elio cell. 347 0559472
  • satprimiero@gmail.com
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